I muri di pace a Belfast sono barriere costruite per limitare le violenze tra comunità. La fiamma della pace a Hiroshima continuerà a bruciare fino a che il mondo sarà liberato dalle armi nucleari.
Riesci a pensare a qualche altro monumento che celebra la pace o cerca di mantenerla?
Genesi 31:43-55
43 Labano rispose a Giacobbe dicendo: «Queste figlie sono mie figlie, questi figli sono miei figli, queste pecore sono pecore mie e tutto quel che vedi è mio. E che posso fare io oggi a queste mie figlie o ai figli che esse hanno partorito? 44 Or dunque vieni, facciamo un patto fra me e te ed esso serva di testimonianza fra me e te».
45 Giacobbe prese una pietra e la eresse come pietra commemorativa. 46 Giacobbe disse ai suoi fratelli: «Raccogliete delle pietre». Essi presero delle pietre, ne fecero un mucchio e presso il mucchio mangiarono. 47 Labano chiamò quel mucchio Iegar-Saaduta e Giacobbe lo chiamò Galed. 48 Labano disse: «Questo mucchio è oggi testimone fra me e te». Perciò fu chiamato Galed 49 e anche Mispa, perché Labano disse: «Il SIGNORE tenga l’occhio su di me e su di te quando non ci vedremo l’un l’altro. 50 Se tu maltratti le mie figlie e se prendi altre mogli oltre alle mie figlie, non un uomo sarà con noi; ma, bada, Dio sarà testimone fra me e te». 51 Labano disse ancora a Giacobbe: «Ecco questo mucchio e la pietra commemorativa che ho eretta fra me e te. 52 Sia questo mucchio testimone e sia questa pietra commemorativa testimone che io non passerò oltre questo mucchio per andare da te e che tu non passerai oltre questo mucchio e questa pietra commemorativa per fare del male. 53 Il Dio d’Abraamo e il Dio di Naor, il Dio del padre loro, sia giudice tra di noi!» Giacobbe giurò per il Terrore d’Isacco suo padre. 54 Poi Giacobbe offrì un sacrificio sul monte e invitò i suoi fratelli a mangiare del pane. Essi dunque mangiarono del pane e passarono la notte sul monte.
55 La mattina Labano si alzò di buon’ora, baciò i suoi figli e le sue figlie e li benedisse. Poi Labano se ne andò e tornò a casa sua.
ESPLORA
Dopo la loro rabbiosa discussione, Labano suggerisce di fare un patto o un accordo tra lui e Giacobbe (v. 52, 53). La formalità con cui viene stabilito il patto, cioè di fronte a tutte le persone e a Dio, indica forse che non si fidano l’un l’altro?
Chissà se Giacobbe, nel porre la pietra come pilastro, si sia ricordato di aver fatto una cosa simile nel suo cammino verso la direzione opposta, 20 anni prima (28:18). Dio di certo ha mantenuto le Sue promesse – il fuggitivo senza nulla in mano, è ora un uomo ricco con una numerosa famiglia.
Labano e Giacobbe fanno un patto nel nome di Dio. Labano chiama a sè il Dio di Abramo, il Dio di Naor (fratello di Abramo e nonno di Labano) e il Dio dei loro padri (Terah); Giacobbe fa il suo patto nel nome del ‘Timore di suo padre Isacco’ (v. 53). Abramo, Naor e Terah sono tutti morti, ma Isacco è ancora vivo. Quello che Giacobbe afferma qui, è che lui adora il Dio dei viventi.
AGISCI
In una cultura analfabeta, il simbolo delle pietre incolonnate era importante per ricordare alle persone gli accordi fatti in quel luogo.
Cosa fai tu per ricordare le cose che Dio ti ha dette, o le cose significanti che Lui ti ha fatte?
ESTHER BAILEY
Traduzione di Piccola Rondine
Testo Originale: https://content.scriptureunion.org.uk/wordlive/making-peace