Gesù spesso si ritira per stare da solo e per pregare. Prima di continuare la lettura di oggi, offri te stesso/a nuovamente a Dio in preghiera. Lascia che conosca ciò che hai nel cuore. Di cosa hai paura? (Tony Horsfall)
Marco 6:45-56
Gesù cammina sul mare
45 Subito dopo Gesù obbligò i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, verso Betsaida, mentre egli avrebbe congedato la folla. 46 Preso commiato, se ne andò sul monte a pregare.
47 Fattosi sera, la barca era in mezzo al mare ed egli era solo a terra. 48 Vedendo i discepoli che si affannavano a remare perché il vento era loro contrario, verso la quarta vigilia della notte, andò incontro a loro, camminando sul mare; e voleva oltrepassarli, 49 ma essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono che fosse un fantasma e gridarono; 50 perché tutti lo videro e ne furono sconvolti. Ma subito egli parlò loro e disse: «Coraggio, sono io; non abbiate paura!» 51 Salì sulla barca con loro e il vento si calmò; ed essi più che mai rimasero sgomenti, 52 perché non avevano capito il fatto dei pani, anzi il loro cuore era indurito.
Gesù guarisce i malati di Gennesaret
53 Passati all’altra riva, vennero a Gennesaret e scesero a terra. 54 Come furono sbarcati, subito la gente, riconosciutolo, 55 corse per tutto il paese e cominciarono a portare qua e là i malati sui loro lettucci, dovunque si sentiva dire che egli si trovasse. 56 Dovunque egli giungeva, nei villaggi, nelle città e nelle campagne, portavano gli infermi nelle piazze e lo pregavano che li lasciasse toccare almeno il lembo della sua veste. E tutti quelli che lo toccavano erano guariti.
ESPLORA
Mentre Gesù si prende dei momenti per sé dal Suo ministerio, manda i discepoli ad attraversare intanto il mar di Galilea. Con un forte vento, la traversata non è per niente facile. Questo episodio rimarca cinque azioni che compie Gesù – manda, vede, si avvicina, parla e partecipa.
Innanzitutto Gesù manda i discepoli (probabilmente consapevolmente) tra le avversità. Non possiamo esserne certi, ma apparentemente Gesù, dopo che i discepoli hanno avuto già avuto modo di sperimentare quanto Lui può fare nelle difficoltà (Marco 4:35-41), vuole mettere alla prova la loro fede in Lui.
Poi, Gesù li vede in difficoltà e si avvicina loro, anche se non immediatamente. Infatti passa un bel po’ di tempo tra quando vede i discepoli in difficoltà la sera (v. 47) e quando si avvicina loro, la mattina presto del giorno dopo (v. 48). Anche se a prima vista non sembra, questo dovrebbe rassicurarci del fatto che Gesù vede i nostri bisogni e viene in nostro aiuto, nonostante non succeda immediatamente.
Quando Gesù raggiunge i discepoli, parla loro, nella loro disperazione e sale a bordo, momento in cui, il pericolo passa; ‘Sono io!’ (v. 50) è letteralmente ‘Io Sono’, che fa eco alla rivelazione di Dio a Mosè (Esodo 3:14).
Quando il Figlio di Dio, che calma le tempeste, che guarisce i malati e che sfama gli affamati entra nelle nostre situazioni, non abbiamo più nulla da temere.
I discepoli mostrano diverse reazioni quando Gesù partecipa alle loro avversità. Prima gridano e sono terrorizzati perché non hanno realizzato che era Gesù. Secondo, quando Gesù sale a bordo e la tempesta si calma, sono sgomenti, scioccati, perché non avevano ancora capito il ‘fatto dei pani’ (v. 52). Questa spiegazione enigmatica, probabilmente vuole intendere che i discepoli avrebbero potuto pensare che se Gesù era in grado di provvedere, miracolosamente, per del cibo, avrebbe altresì provveduto in altre situazioni di bisogno.
La fede è la risposta più appropriata a Gesù nelle situazioni difficili (Marco 2:4, 5).
AGISCI
Quando affronti situazioni avverse, in che modo reagisci? Abbi fede e coraggio, sapendo che Dio vede la tua situazione e ti sta vicino.
COR BENNEMA
Traduzione e Arrangiamento di Piccola Rondine
Testo Originale: https://content.scriptureunion.org.uk/wordlive/increasing-our-trust