La solitudine e quella sensazione di non essere voluti è la peggiore delle povertà (Maria Teresa di Calcutta).
Salmo 142
Preghiera nella tribolazione
1 Cantico di Davide, quand’era nella spelonca. Preghiera.
Io grido con la mia voce al SIGNORE;
con la mia voce supplico il SIGNORE.
2 Sfogo il mio pianto davanti a lui,
espongo davanti a lui la mia tribolazione.
3 Quando lo spirito mio è abbattuto in me,
tu conosci il mio sentiero.
Sulla via per la quale io cammino,
essi hanno teso un laccio per me.
4 Guarda alla mia destra e vedi;
non c’è nessuno che mi riconosca.
Ogni rifugio mi è venuto a mancare;
nessuno si prende cura dell’anima mia.
5 Io grido a te, o SIGNORE.
Io dico: «Tu sei il mio rifugio,
la mia parte nella terra dei viventi».
6 Sii attento al mio grido,
perché sono ridotto agli estremi.
Liberami dai miei persecutori,
perché sono più forti di me.
7 Libera l’anima mia dalla prigione,
perché io celebri il tuo nome.
I giusti trionferanno con me,
perché m’avrai colmato di beni.
Esplora
In questo salmo, Davide, si nasconde dai suoi inseguitori in una caverna. Per due volte, nelle Scritture, leggiamo che Davide si nasconde dal re Saul in una caverna (1 Samuele 22:1; 24:1-3). In entrambi i casi non era veramente solo, poiché i suoi compagni erano con lui, ma la sensazione d’isolamento lo aveva imprigionato negli abissi della solitudine e della disperazione, facendolo cadere in una profonda depressione.
A Davide sembrava che a nessuno importasse di lui (v. 4), ma si ricorda che Dio non lo ha abbandonato e risponderà al suo grido di liberazione (v. 5-7). Uno spiraglio di speranza penetra dentro al suo cuore abbattuto come un raggio di luce filtra dall’entrata della caverna. Lui sa che sarà liberato e potrà festeggiare la bontà di Dio coi giusti (v. 7).
Diversamente da molti paesi in via di sviluppo, dove i legami familiari e comunitari sono rimasti molto forti, i paesi occidentali sono diventati sempre più frammentati e fragili. La solitudine, causata dall’assenza di contatti sociali porta a delle serie conseguenze emotive alle sue vittime, soprattutto agli anziani. In Giappone, molti anziani muoiono in solitudine e rimangono ignoti per così tanto tempo che un nuovo termine speciale è entrato in uso dagli anni 80 per definirli – kodokushi.
Come Davide, molti credenti sanno di non essere mai soli al mondo, anche se a volte la nostra percezione ci fa pensare diversamente. Alcune difficoltà devono essere affrontate solo con l’aiuto di Dio (come Abraamo nel sacrificare Isacco), ma Dio proibisce che cose simili a kodokushi avvengano nelle chiese, nelle comunità e nel vicinato dove viviamo come credenti.
Agisci
Da recenti studi è risultato che la solitudine è la maggior minaccia alla salute di un individuo. Riesci a trovare dei modi per coltivare dei rapporti che possono alleviare quel senso di solitudine in te o negli altri?
ANDREW HERON
Traduzione e Arrangiamento di Piccola Rondine
Testo Originale: https://content.scriptureunion.org.uk/wordlive/depending-god-alone