UNA DONA, L’ALTRO PRENDE

Nel passaggio biblico di oggi, leggiamo di una donna che si avvicina a Gesù (v. 7). Anche noi, nel leggere la Sua Parola, avviciniamoci a Gesù in modo nuovo.

Matteo 26:1-16

La congiura contro Gesù
1
 Quando Gesù ebbe finito tutti questi discorsi, disse ai suoi discepoli: 2 «Voi sapete che fra due giorni è la Pasqua, e il Figlio dell’uomo sarà consegnato per essere crocifisso».
3 Allora i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo sacerdote che si chiamava Caiafa, 4 e deliberarono di prendere Gesù con inganno e di farlo morire. 5 Ma dicevano: «Non durante la festa, perché non accada qualche tumulto nel popolo».

Maria di Betania unge il capo a Gesù
6
 Mentre Gesù era a Betania, in casa di Simone il lebbroso, 7 venne a lui una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d’olio profumato di gran valore e lo versò sul capo di lui che stava a tavola. 8 Veduto ciò, i discepoli si indignarono e dissero: «Perché questo spreco? 9 Quest’olio si sarebbe potuto vendere caro e dare il denaro ai poveri». 10 Ma Gesù se ne accorse e disse loro: «Perché date noia a questa donna? Ha fatto una buona azione verso di me. 11 Perché i poveri li avete sempre con voi, ma me non mi avete sempre. 12 Versando quest’olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura. 13 In verità vi dico che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato questo vangelo, anche ciò che ella ha fatto sarà raccontato in memoria di lei».

Giuda decide di tradire Gesù
14
 Allora uno dei dodici, che si chiamava Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti, 15 e disse loro: «Che cosa siete disposti a darmi, se io ve lo consegno?» Ed essi gli fissarono trenta sicli d’argento. 16 Da quell’ora cercava il momento opportuno per consegnarlo.

Esplora

Il brano di oggi saltella da una storia all’altra. Inizia con una dichiarazione di Gesù, confermata dagli scribi e farisei. Abbiamo un gesto di fedeltà e generosità da parte di una donna, seguito da un gesto di avidità ed infedeltà da parte di un discepolo. Tutto questo avviene nel contesto della preparazione alla Pasqua.

Come negli altri vangeli di Marco e Giovanni, l’azione di questa donna causa costernazione sul presunto spreco appena fatto. Nonostante il rimprovero dei discepoli, l’azione della donna è definita ‘buona’ (v. 10) da Gesù; è un gesto simbolico in preparazione alla Sua sepoltura. Il gesto della donna è in netto contrasto con quello di Giuda. La donna dona l’olio prezioso, dimostrando il suo amore per Gesù; Giuda prende, scambiando Gesù per 30 sicli d’argento, tradendo l’amore di Gesù.

Alcune persone, oggigiorno, si chiedono se sia giusto incolpare Giuda; se la morte di Cristo era necessaria per la salvezza del mondo, anche il tradimento di Giuda doveva essere teologicamente necessario allora. Ma non è proprio così. Quello che Giuda aveva fatto era decisamente sbagliato, ma lui ha scelto di farlo ugualmente.
Dio ha portato la salvezza per mezzo della morte di Cristo, ma poteva accadere in tanti altri modi. Dio non mette il peccato nei cuori delle persone – né in Giuda né in nessun altro. Noi siamo responsabili dei nostri peccati.

Agisci

In molte parti del mondo, assecondare ciò che è peccato ha delle conseguenze terribili. Prega per tutti quei posti che Dio ti mette nel cuore ed affinché ci sia una solida presenza cristiana.

ELAINE STORKEY

Traduzione e Arrangiamento di Piccola Rondine

Testo Originale: https://content.scriptureunion.org.uk/wordlive/hostility-and-love

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